L’ARTE SPONTANEA da Bruxelles a Bergamo – 2019

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L’ARTE SPONTANEA da Bruxelles a Bergamo

MONIQUE SCHAAR con opere di Daniel Durieux, Claudine Kissinger

e altri artisti spontanei bergamaschi.

Da Sabato 23 marzo a domenica 31 marzo 2019

Presso l ‘Abbazia benedettina d’Argon di S. Paolo d’Argon (BG)

L’Associazione Culturale Con…Tatto d’Arte di Zanica, in collaborazione con la Cooperativa Ruah, Fileo e Abbazia di San Paolo d’Argon, presenta una mostra dedicata all’arte spontanea attraverso un connubio tra artisti belgi proposti dal Musée d’Art Spontané di Bruxelles (Monique Schaar, Claudine Kissinger e Daniel Durieux) e artisti spontanei bergamaschi (Romano Mosconi, Stefano Locatelli, Stefano Campana, Ivan Picenni ed Enzo Furfaro.

Monique Schaar, artista autodidatta di grande capacità espressiva, utilizza una tavolozza estesa e, con l’aiuto di una tecnica minuziosa, mette su tela i suoi sogni ottimisti in cui domina una immaginazione vivace e spontanea. Numerosi quadri testimoniano dell’occhio divertito con cui Monique Schaar osserva i suoi contemporanei (come avvocati, signore della borghesia buona o vecchie pettegole) …….

 Monique Schaar ha al suo attivo decine di mostre personali e collettive in tutta Europa nelle quali, pratica la pittura, il disegno e, in misura minore anche la scultura, con disinvoltura e precisione. Il suo gesto è accorto e maturato con riflessione.

Scrive di lei Catherine Schmitz, Direttrice del Musée d’Art Spontané di Bruxelles:

“…… Alla delicatezza dei toni risponde la solidità della struttura. Le sue composizioni elaborate si basano sulla sistemazione di volumi che regalano spessore ai corpi e caratterizzano il suo stile che la distingue tra i pittori “naïf”. Nei quadri di Monique, l’immobilismo è del tutto relativo, primo piano o sottofondo si muovono in modo impercettibile: il cielo volteggia, il mare ondeggia, i cappelli cedono sotto il troppo peso mentre la natura tutto attorno si dispiega.”

Claudine Kissinger, artista autodidatta, ha al suo attivo oltre 80 mostre personali e collettive in tutta Europa nelle quali, attraverso forme evocative e colori forti, ha saputo comunicare la sua carica libertaria ed esprimere il suo personale percorso di ricerca.

Se vi è un’artista alla quale l’appellativo « spontanea » calza come un guanto, quella è con ogni evidenza CKiss. Amava esprimersi senza freno alcuno e invitava tutti a fare come lei:

“….Inutile prendere lezioni all’accademia di disegno perché non è lì che imparerete la curiosità o la creatività né la volontà e la libertà. La libertà è la cosa più importante nella pittura… Come me, potete sputare le vostre gioie, le vostre pene, angosce o dubbi, senza temere di essere giudicati e vedrete quanto sia salutare creare per il proprio piacere…”

Scrive di lei Catherine Schmitz, Direttrice del Musée d’Art Spontané di Bruxelles:

 “Con la sua personalità esuberante, originale ed eccentrica, CKiss è una di quelle persone che non si dimenticano. Sotto il suo carattere tutto d’un pezzo, talvolta esigente e vendicativo, spesso versatile, si nascondeva una donna ferita che aveva mantenuto i suoi sogni da bambina e le utopie della sua gioventù. …………. CKiss aveva temperamento; una donna che disturba e affascina, una persona sorprendente, alla quale non ci si poteva non affezionare.

Daniel Durieux, nato a Uccle (Belgio) il 11 settempre 1953. Sin dalla sua più giovane età si è interessato ai fumetti e al cinema di animazione ed entra in contatto con vari artisti, tra cui suo padre, acquarellista, e il pittore Juan Marti che lo incoraggiano molto presto a sviluppare il proprio talento. Educatore di formazione, Daniel Durieux approfittava del tuo tempo libero per compiere numerosi viaggi, dai quali riportava una miriade di foto che diventano poi le sue fonti di ispirazione.
Con olio, tempera, inchiostro o pennarello nero, Daniel realizza composizioni spontanee in cui l’istinto e la fantasia la fanno da maestro. Dal 2011 crea dei collage senza finalità decorative ma allo scopo di far passare un messaggio simbolico. Daniel utilizza vecchie opere a tempera o inchiostro che ritaglia e ridipinge per accentuarne gli effetti di colore e profondità. Come in un puzzle, ogni pezzo si inserisce allora in una nuova composizione che gioca con altre armonie di forme e di colori. Se il risultato è spesso astratto, animali o elementi figurativi appaiono solitamente in un secondo tempo e un titolo o una legenda possono aiutare a svelare il senso dell’opera.

ROMANO MOSCONI, artista scultore essenzialista, le sue opere presentano forme armoniose e tratti semplici. Nella sua ricerca spontanea, privilegia spunti interiori legati alla natura, agli animali e alla sensibilità che da sempre lo contraddistingue. Opera con un supporto dai caldi colori autunnali: il COR.TEN, che plasma con dolcezza ed intensità. Utopia e Armonia è sicuramente il binomio che ha segnato il suo percorso artistico di questi ultimi vent’anni.Rappresentare il sogno e l’armonia e portarli in tridimensione usando un materiale come il COR.TEN, potrebbe sembrare arduo. La lamiera di acciaio però lo ha sempre affascinato e ha cercato, con le sue sculture, di ammorbidire ciò che normalmente viene considerato un materiale freddo e poco adatto a delicate emozioni.Alcune sue opere sono state esposte nelle mostre di Arcene e di Osio Sopra, abbinate alle poesie di Gabriella Baldari, ad esse ispirate. Dal 2003 ad oggi ha esposto le sue opere in varie mostre di Bergamo e Provincia e nei parchi di Alzano Lombardo, Carvico, Zanica, Monza. Nel 2010 ha partecipato alla 61a Mostra-Concorso Don Angelo Foppa, vincendo il 1° premio con l’opera « Fluido ». Nel 2011 ha partecipato alla 62a Mostra-Concorso Don Angelo Foppa , ottenendo una segnalazione per la sua opera « Muro » . Alcune sue opere sono esposte in modo permanente nel parco di Carvico, a Zanica nel parco degli impianti sportivi, a Fontanella di Sotto il Monte lungo il percorso panoramico dedicato a Padre Turoldo

STEFANO LOCATELLI nato a Chalon-sur-Saône nel 1955; vive e lavora a Bergamo dove si è diplomato al Liceo Artistico nel 1975.

Esposizioni:

1990 – Galleria La Diade – Bergamo — collettiva

1990 – Galleria d’Arte Radice – Lissone — collettiva

1993 – Centro culturale San Bartolomeo – Bergamo — personale

1993 – Premio Sulmona, (terzo premio)

1997 – Galleria d’Arte Charta – Bergamo

1998 – Galleria Elefante – Bergamo – collettiva

1999 – chiostro minore di Sant’Agostino – Bergamo – personale

2001 – Kentler International Drawing Space di Red Hook a Brooklyn (New York) – personale

2002 – Ex Ateneo di piazza Giuliani – Bergamo – personale

2002 – sala Camozzi, Bergamo – personale

2005 – Caffè Letterario — personale

2007 – Rassegna di Pittura del Comune di Vertova

2007 – incisioni per gli auguri di Natale del Vescovo di Bergamo

2016 – Ex Carcere di Sant’Agata—Collettiva

STEFANO CAMPANA La sua creazione artistica ha come materia prima la Poesia che coltiva sin dalla giovane età dove comincia anche a tradurla e fonderla con la poesia visiva. Da giovane partecipa ad alcune mostre collettive in provincia di Bergamo. Ultimamente collabora e partecipa alle esposizioni organizzate dall’Associazione Con…Tatto d’Arte di Zanica (BG) che si occupa di promuovere l’arte spontanea e i suoi artisti in collaborazione con il Museo di Arte Spontanea di Bruxelles. Quest’anno ha ricevuto il primo premio del concorso di pittura organizzato dal Circolo Artistico “IL Romanino” del Comune di Romano di Lombardia (BG). Le sue opere si basano sulla ricerca di soluzioni grafiche che interloquiscono con il testo poetico da lui realizzato utilizzando per la loro progettazione lo strumento informatico attraverso il quale crea matrici che poi trasferisce manualmente su cartoncino.

IVAN PICENNI nasce a Chignolo D’Isola nel 1960 da una famiglia contadina che, per esigenze di lavoro all’estero, si è rivolta ad un collegio per accudirlo ed istruirlo. In quel collegio vive esperienze positive, sente però la mancanza dell’affetto famigliare. Ivi inizia a fare disegni, tra cui ricorda il primo: una bottiglia “panciuta” che, messa orizzontale e aggiungendovi orecchie e zampe, si trasformava in un maiale. È proprio il maiale il simbolo principale dei suoi primi lavori artistici, a cui presto se ne aggiungono altri: la bicicletta, le scale e il collegio, che rappresentano la sua infanzia.

Coltiva da autodidatta la sua crescente passione per il disegno, ma presto si rende conto di aver bisogno di qualcuno che lo aiuti a sviluppare le proprie capacità: frequenta corsi con alcuni maestri, tra cui Mazzoleni, Tonissi, Savinelli e soprattutto la Dott.ssa Orietta Pinessi. Grazie a lei il suo percorso artistico abbandona le caratteristiche di accademicità ed assume sempre più personalità, fino a diventare quasi una confessione della sua infanzia. Le tematiche che tratta accompagnano i periodi artistici a cui lui stesso attribuisce titoli derivanti dall’esperienza e dalla propria personale simbologia, ad esempio “Le case con i cachi”, “Dolore e solitudine”, “Ricordi d’infanzia”, “le case rosse”, “n. 35”, “Il letto del collegio”. Ha esposto in diverse mostre personali e collettive tenute in diverse città, tra cui Bergamo, Sarnico (BG), Torino e Berlino. Consegue in particolare un importante riconoscimento come miglior simbolista alla collettiva di Bardolino (VR).

ENZO FURFARO si muove tra illustrazione, pittura e fumetto.
Dopo aver frequentato la Scuola del Fumetto di Milano è stato illustratore e concept artist di diverse aziende di grafica e pubblicità. E’ uno dei fondatori di Gipsy Plancton, team creativo che lavora nell’ambito dell’immagine e della creatività. Nel 2017 fonda il collettivo artistico Narvalus. Nel frattempo porta avanti la sua passione per la pittura e il fumetto, collaborando come disegnatore per diversi clienti.

La sua ricerca artistica gira attorno a diversi personaggi e tematiche archetipiche (Pan, la gabbia, l’albero, lo sciamano, il sogno e la visione…).
L’artista è alla perenne ricerca di una connessione tra una pluralità immensa di stimoli immaginali, consci e inconsci. Egli segue un metodo di ricerca “a spirale”: tre passi avanti, uno indietro. Si tratta di un metodo apparentemente non focalizzato (poichè alterna divergenza e convergenza), caotico e dispersivo. In realtà questo ritmo segue un flusso interiore naturale e spontaneo che concilia mente conscia e inconscia, ponendosi in un limite transpersonale ovvero che si estende dall’inconscio personale a quello collettivo.

Come avviene da molti anni, l’esposizione di artisti spontanei consente all’Associazione Culturale Con… Tatto d’Arte di sperimentare contaminazioni tra diversi codici espressivi; è quindi l’occasione in cui la pittura e la scultura ha ispirato Gabriella Baldari che “rilegge” ed accompagna con la poesia alcune delle opere esposte.

GABRIELLA BALDARI ha vissuto in tantissime città d’Italia; ora risiede a Bergamo. Si è laureata in Lingue Straniere all’università di Padova, con una tesi in lingua russa su “Lo stile Impressionistico dei racconti di Checov”. Ha soggiornato a Mosca, dove ha frequentato l’Istituto Puskin, per lo studio della cultura russa, ed ha lavorato e viaggiato negli Stati Uniti, ed in Gran Bretagna. Nel 2012 ha vinto il concorso letterario “Fiabe in alto mare” ed ha pubblicato con Sestante Edizioni la fiaba “Il lenzuolino nero” prescelta da una giuria composta da editori, insegnanti, psicologi e bambini. Nel 2013, sempre con Sestante Edizioni ha pubblicato la fiaba “Pikpòk”. Dal 2010 collabora con l’Associazione “Con…tatto d’arte” di Zanica, alla realizzazione di mostre ed eventi d’arte.

 Per maggiori informazioni

Tel. 3478184389 www.contattodarte.it – email: info@contattodarte.it

Il presidente

Bruno Brolis

bruno.brolis@virgilio.it

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