Maria Luisa Beretta

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Espone per la prima volta le proprie opere presso l’Istituto Creval di Verdello nel 2009 e da allora è una continua, inarrestabile e spontanea ricerca della forma espressiva senza limiti e vincoli, che la porterà a sperimentare forme artistiche le più disparate.

Dice si sé:
Mi piace pensare, per le mie opere, a una “fruizione emotiva” da parte di chi legge e interpreta;
mi piace immaginare che chi osserva si lasci trasportare dal fatto di non coglierne razionalmente il significato, superando la “fase intellettuale”, per comprenderle in modo “immediato”, senza cioè la mediazione della ragione, entrando in contatto con il proprio mondo interiore. Da qui l’idea quindi di offrire al visitatore alcuni stimoli per sentire, provare, lasciarsi coinvolgere ed essere protagonista, perché “…il mondo esiste nei nostri sensi, prima di esistere come un tutto ordinato nel nostro pensiero, e dobbiamo fare il possibile per conservare nelle fasi successive della nostra esistenza questa facoltà creatrice di senso: vedere, ascoltare, osservare, sentire, toccare, accarezzare, percepire, annusare, assaggiare, avere “gusto” per ogni cosa, per gli altri, per la vita.”( Francoise Héritier, Il sale della vita, Rizzoli, 2012).

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